giovedì 21 gennaio 2010

432 Hz

Interessantissimo l'argomento della modifica del "LA".
La nota LA, che originariamente vibrava a 432 Hz è stata modificata ed è passata a 440 Hz.
Essendo il LA la nota di intonazione, di conseguenza tutte le note hanno spostato le vibrazioni originali.
Per noi, che ci occupiamo di chakra, il dubbio è che probabilmente hanno spostato anche la nostra percezione della realtà. Di questo parleremo dopo...
Guardate voi stessi il percorso di questa "strana" modifica, che sembra avere origine addirittura dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels.
A fine ottocento, c'è un dibattito sull'argomento, dibattito che coinvolge soprattutto musicisti, quasi tutti desiderosi di mantenere il La a 432hz, del dibattito abbiamo la chiara presa di posizione del grande Giuseppe Verdi.
La frequenza del “La” a 432Hz venne proposta dai fisici Sauveur, Meerens, Savart, e dagli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi, e venne calcolata su un Do centrale (indice 3) di 256 cicli al secondo.
Il diapason a 432Hz, approvato all’unanimità dal congresso dei musicisti italiani del 1881, venne dunque definito “diapason scientifico“, proprio sulla base degli studi di questi scienziati.
Al contrario, la frequenza scelta a Londra nel 1953, su cui oggi viene intonata tutta la musica, viene definita “disarmonica“,perché contrasta, addirittura, con le leggi fisiche che governano l’universo.
Mi sembra chiaro che Verdi fosse uno che di voci umane se ne intendeva parecchio… e infatti, caldeggiando l’adozione del diapason naturale a 432Hz, voleva contribuire a espandere e sviluppare le storiche “voci verdiane piene e maestose”.
Accordati su questa frequenza, gli strumenti musicali, come la voce, acquisiscono ben 4 armoniche in più (12 al posto delle 8 generate dal “La” 440hz), e inoltre, cosa davvero importantissima per i cantanti, il famoso passaggio di registro, nella voce umana, viene eliminato.
questi alcuni dei link più interssanti:
http://lnx.classicaviva.com/wp/2009/03/20/la-rivoluzione-omega-il-la-a-432hz/">
http://www.customrecording.it/0104.html">

mercoledì 12 agosto 2009

AURE E CENTRI SOTTILI

Semplici e antiche tecniche per prendere contatto direttamente con il mondo sottile e imparare a conoscerlo.
Il mondo sottile è un mondo in cui siamo immersi ed è una parte inscindibile del nostro mondo fisico solo che normalmente è invisibile.
Lo percepiamo continuamente con le nostre sensazioni, emozioni,attrazioni, simpatie, a volte ci viene tradotto nei sogni, ma conosciamo poco del suo funzionamento e quel poco proviene da superstizione, modi di dire, detti delle nonne, cose che spesso non possiamo capire completamente, ma in qualche modo fanno parte della nostra cultura.
Prendendo contatto con questo livello, cioè imparando a vederlo, sentirlo, misurarlo, conoscerlo possiamo avere una nuova comprensione della nostra realtà, che ci può aprire a infinite risoluzioni.
Una capacità, così semplice e naturale, e così dimenticata , ritoviamo delle tracce in illustrazioni e scritti antichi, in rituali popolari, in tradizioni di popoli lontani.
Lo stesso nome “aura”ci ricorda una tradizione religiosa o orientale. Possiamo imparare a riequilibrare le nostre energie, quelle delle nostre case, degli ambienti in cui viviamo e trasformare in maniera sorprendente il nostro rapporto con il mondo.

giovedì 9 luglio 2009

inventare nuovi miti

Il mondo sta andando verso la più completa distruzione ,
sotto spesse nubi grigie le foreste muoiono, i fiumi diventano di pietra,
i mari neri di petrolio, la gente sempre più triste viene divorata da mille demoni.
Un giovane, probabilmente un dio, cammina in un luogo desolato come il suo cuore alla ricerca d’acqua.
Ad un tratto trova un lago, nel lago una fanciulla, forse una ninfa, bellissima, si gira verso di lui, i loro sguardi si incrociano, i loro cuori sussultano , sobbalzano e le foglie degli alberi si muovono.
I due si avvicinano e il cielo si schiarisce; tra loro si crea una magia, la tristezza svanisce dai cuori, gli spiriti della terra si animano e tutti i cespugli fioriscono.
Intorno a loro un arcobaleno di colori.
Mentre si sfiorano le grandi foreste respirano. Ad ogni loro sguardo la natura si scuote e si risveglia la gioia, la forza, la creazione.
Il mondo si ricrea nel loro amplesso, è un mondo nuovo, felice di vivere.
Le malattie muoiono.
Le cattiverie si disintegrano davanti a un flusso incredibile di energia divina che sommerge, invade tutto il mondo. Ogni vecchio solo trova compagnia, una nuova forza rinasce dai cuori: gli dei sono tornati, erano proprio lì dove noi tutti lo sapevamo da sempre, ma ci avevano convinto che non era così.
Sono due, sono in tutti noi.
Una forza dirompente spacca le solitudini e genera amore e ancora amore.
Ne il patriarcato , ne il matriarcato potevano mai tanto. Questa è la forza dei 2, la forza della coppia.

martedì 30 giugno 2009

ma è sempre stato così?

Propongo una ricerca sui miti antichi ... se volete partecipare per scoprire dove come cosa c'era e cosa ci potrebbe essere di nuovo . mandatemi le vostre ricerche o osservazioni da inserire nel blog, se vi fa piacere.

domenica 28 giugno 2009

IMMAGINI E CULTURE

Se ci avvicinassimo da osservatori a una cultura sconosciuta, prenderemmo subito in considerazione i suoi riti e i suoi miti, affinché ci diano le chiavi per capire la loro visione del mondo, come vedono e sentono la vita, quali sono le loro priorità, per che cosa si sacrificherebbero e che cosa sacrificherebbero. Una sorta di agglomerato di codici della loro cultura della loro concezione del mondo. Questo insieme di informazioni ci potrebbe dare molte indicazioni alternative, per esempio, quale è l'origine di questo popolo, da dove potrebbe venire. Naturalmente anche lo studio del linguaggio ci sarebbe di grande aiuto, dalla fonetica al modo in cui chiamano le cose, le associazioni che creano e così via.
E se ci avvicinassimo alla nostra cultura nella stessa maniera che cosa potremmo scoprire di noi?
Quali sono i miti della nostra tradizione?
Noi abbiamo un' iconografia ben chiara che forse ci è così abituale da non accorgerci che ci trasmette codici e modelli di pensiero stabiliti e forse non felicissimi.
I miti religiosi della nostra cultura li conosciamo bene e per quanto ci siano cari, e permeino il nostro immaginario sacro dobbiamo ammettere che non invitano alla felicità terrena!!
Risultato di un lungo percorso culturale, che attraversa la tradizione latina, greca, egizia, e via via indietro, sono un intricato intreccio di storie, miti, leggende, immagini,inquietanti e artistiche, affascinanti e magiche che a qualche livello abitano e arricchiscono il nostro mondo immaginale.
Ma sono anche il frutto di scelte interpretative sempre in una certa direzione. Di certo non per caso, ma se la nostra realtà non ci piacesse tanto,se facessimo difficoltà come individui e anche come società a uscire da certi problemi, forse alcune scelte potremmo rivederle, alcune direzioni cambiarle o per lo meno capirle per accettarci meglio.
Sono rimasta colpita dall'osservazione di una psicoterapeuta , che osservava che ai suoi pazienti non proponeva la felicità ma l'accettazione dei disagi, perché la felicità non fa parte del nostro modello culturale.
Che cosa ci propone quindi il nostro modello culturale ?